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Coltivare il falangio in acqua per creare splendidi angoli decorativi in casa: ecco la guida da condividere con tutti i pollici neri

come coltivare il falangio in acqua
Piante e fiori

Siete amanti del falangio e desiderate sapere come si coltiva? Niente paura, il falangio è fra le piante più semplici da coltivare e anche particolarmente resistenti. Ecco una guida per coltivare questa pianta in acqua e creare splendidi angoli decorativi in casa.



 

Il falangio ama gli ambienti luminosi

foto: © stock.adobe

 

Chiamata anche pianta nastrino, il falangio ha come nome scientifico Chlorophytum elatum, è una specie molto diffusa e anche eccezionale alleato per chi soffre di allergia alla polvere.


La pianta  cresce molto rapidamente, per cui può essere moltiplicata anche per divisione della pianta in due o più porzioni, mentre a marzo o aprile può essere moltiplicata mediante semi.

Il falangio ama gli ambienti luminosi ma deve essere tenuto al riparo dalla luce diretta del sole e andrebbe coltivata a temperature non al di sotto dei sette gradi. Non è soggetta a parassiti o malattie ed è anche facile da propagare.

Infatti, una pianta adulta produce tanti piccoli figli che si separano facilmente e radicano in fretta. Questo è un altro motivo per cui è perfetta da coltivare in acqua.

 


Come coltivare in acqua il falangio

foto: © stock.adobe

 

La procedura per coltivare il falangio in acqua è molto semplice. Per cominciare, serve una pianta madre sana e ben sviluppata, ovvero con una folta chioma e tante foglie non rovinate, oltre che tanti figlioletti.


Questi ultimi sono le piantine che crescono alla fine degli steli ricadenti e che rappresentano a tutti gli effetti una versione in miniatura della pianta madre.

I pezzi della pianta da prelevare sono proprio questi. Procedere tagliandoli delicatamente, utilizzando delle forbici sterilizzate e ben affilate. Bisogna tagliare alla base della nuova piantina, vicino alle foglie.

A questo punto procurarsi dei contenitori piccoli in vetro. Possono andar bene dei bicchieri oppure dei barattoli di marmellata. Una volta scelti i contenitori, riempirli di acqua a metà o tre quarti, mettendo in ciascuno di essi ogni piantina appena tagliata.

Solo la base della piantina dovrà essere immersa in acqua, mentre la gran parte della chioma dovrà rimanere al di fuori. Sarebbe quindi preferibile utilizzare un contenitore con un’imboccatura non troppo grande.


foto: © stock.adobe

 

Aver cura di far rimanere eretta la pianta, con le foglie verso l’alto, e produrrà le radici nel giro di una o due settimane. Una volta messe in acqua le piante bisogna tenerle in un luogo luminoso ma non direttamente esposte ai raggi del sole, che potrebbero bruciare le foglie.

Per far crescere bene la pianta occorre cambiare l’acqua ogni 5 o 7 giorni, utilizzando acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici. Tuttavia, nel caso l’acqua diventa biancastra o torbida ancora prima del tempo indicato, è consigliabile cambiarla con maggiore frequenza. E’ importante sapere che più l’acqua è pulita, maggiori probabilità ha la pianta di crescere sana e seguire lo sviluppo delle radici sarà anche più facile.

 


Guarda anche > Come coltivare l’avocado in vaso: i nostri consigli per farlo in maniera ottimale

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