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Aggiornato il 19 Gennaio 2023

Le piante carnivore: 4 particolari varietà per decorare casa con un tocco esotico

Piante carnivore.
Piante e fiori

Le piante carnivore sono tra le più affascinanti sia per adulti che per i bambini. Scopriamo insieme alcune delle specie più comuni ed il miglior modo per prendersene cura. Continuate la lettura per saperne di più su queste particolari piante.



Piante carnivore.
Piante carnivore.

Una tra le specie che più affascinano l’essere umano è proprio quella delle piante carnivore. In particolare da bambini ci chiedevamo se esistevano davvero o se erano semplicemente frutto della nostra fantasia. In realtà le piante carnivore esistono e per sopravvivere si nutrono di insetti.

Ma oltre per questa caratteristica, sono particolarmente affascinanti per via della loro forma e per i colori davvero unici.

Piante carnivore in vaso.
Pianta carnivora – Dionaea Muscipula © stock.adobe

Ecco che un’altra buona ragione per averne una in casa è quella di dare un tocco esotico all’ambiente. Ma vediamo nel dettaglio le migliori e comuni piante carnivore, ideali per un appartamento.


Cura e coltivazione delle piante carnivore

Pianta carnivore nomi, cura e coltivazione.
Terrario con piante carnivore © stock.adobe

Conosci la ragione per cui le piante carnivore mangiano gli insetti? Il motivo è molto semplice ed è legato all’ambiente in cui questi predatori vivono. Generalmente, si trovano in zone paludose e molto umide in cui non c’è un elevata percentuale di azoto, sostanza fondamentale per il loro nutrimento. Il modo con cui compensano questa mancanza è quello di recuperare l’azoto dalla decomposizione degli insetti che catturano.

Ecco che, conoscendo questa loro peculiarità, potrete ricreare in maniera più facile il loro habitat reale. Provenendo da un’ambiente paludoso, sarà fondamentale ricreare una buona dosa di umidità, semplicemente raggruppando diversi esemplari in un sottovaso, con almeno due dita d’acqua.

Anche la scelta del terriccio è importante. Ricordate di sceglierne uno privo di nutrimenti ,come ad esempio della torba acida povera di azoto. Ancora meglio se utilizzerete quello che si ottiene dallo sfagno, una particolare tipologia di muschio, tipico delle zone paludose in cui queste piante crescono in natura. Aggiungete anche una parte di sabbia orticola o perlite.

La tipologia di acqua che dovrete utilizzare per innaffiarla deve essere dolce e priva di sali minerali. Scegliete dunque dell’acqua demineralizzata.


Un’altra cosa da tenere in considerazione è la luce. Hanno bisogno di circa 12 ore di esposizione, ecco perché dovreste tenerle sul davanzale della finestra. In alternativa, specie durante l’inverno, vi consigliamo di ricreare una luce artificiale.

Le tipologie di piante carnivore che apprezzano il clima temperato, potranno anche essere posizionate all’esterno della casa. Possono sopportare il clima invernale, ma la temperatura non dovrà scendere al di sotto dei 2-5 gradi. Un freddo per loro tollerabile, gli permetterà di entrare in dormienza fino alla primavera successiva e di crescere così in maniera migliore.


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Nomi piante carnivore

Dionaea Muscipula

La Dionaea Muscipula è tra le più famose piante carnivore, inconfondibile per i suoi numerosi dentini. È conosciuta anche con il nome di Venere acchiappamosche, forse per via delle sue foglie costellate da ciglia, attraverso cui è in grado di catturare le sue prede.

Si caratterizza per avere un metodo di cattura attivo. Infatti, le foglie colorate catturano l’attenzione degli insetti che si poseranno spontaneamente su di esse. Ecco che in pochi instanti le ciglia lo intrappoleranno e gli enzimi, prodotti dalla sua bocca, daranno inizio ad una lenta digestione, anche di una settimana.

Pianta carnivora Dionaea Muscipula.
© stock.adobe

Drosera Capensis

La Drosera Capensis è conosciuta per irresistibili tentacoli rossi, delle vere e proprie calamite per gli insetti, che ne restano incollati.


Essendo originaria del Sud Africa necessita di calore per tutto l’anno. Ecco perché dovreste coltivarla in casa, garantendogli una temperatura compresa tra i 18 e i 30 gradi.

Pianta carnivora Drosera Capensis.
© stock.adobe

Nepenthes

Tra le specie più belle, vi è la Nepenthes, originaria delle foreste tropicali asiatiche. Il suo metodo di cattura è passivo, dal momento che gli insetti vengono attirati dal profumo del suo nettare e poi intrappolati in un’ampolla con pareti lisce che impedisce loro la fuga.

All’interno di questa bolla vi è un liquido enzimatico che innesca la digestione. Trattandosi di una pianta tropicale, va coltivata all’interno della propria abitazione, garantendo non solo una temperatura superiore ai 20 gradi, ma anche una buona dose di umidità.

Nepenthes pianta carnivora
© stock.adobe

Sarracenia Purpurea

Anche la Sarracenia Purpurea si contraddistingue per un metodo di cattura passivo, come la Nepenthes. Infatti, per attirare gli insetti utilizza un nettare narcotizzante per poi lasciarli sprofondare nel suo imbuto formato da foglie e petali.


Potrete coltivarla sia all’interno che all’esterno della vostra abitazione, stando attenti che la temperatura non scenda mai al di sotto dello zero.

Sarracenia Purpurea pianta carnivora.
© stock.adobe

Avete visto quanto sono affascinanti le piante carnivore?! Ci auguriamo che avendo letto questa guida vi sarà venuta voglia di averne una per la vostra casa. Se seguirete i nostri consigli, la curerete al meglio e la pianta vivrà per tantissimo tempo.

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